Nel modello 730 i redditi a tassazione separata
- Walter Pittini
- 10 ore fa
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L’Agenzia delle entrate ha approvato la versione definitiva della dichiarazione per il 2024. Spazio anche ai dati relativi alla rivalutazione dei terreni e alle plusvalenze da cessione di attività finanziarie.

Con il modello 730/2025, riferito all’anno 2024, i contribuenti non titolari di partita Iva potranno indicare i redditi a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva che in precedenza dovevano necessariamente transitare per il modello di dichiarazione “Redditi PF”. Spazio anche ai dati relativi alla rivalutazione dei terreni e alle plusvalenze da cessione di attività finanziarie.
Con il provvedimento n. 114763 dello scorso 10 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha approvato la versione definitiva del modello 730/2025, unitamente alle istruzioni per la compilazione, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi prodotti nel 2024.
Approvati anche i modelli collegati
Con il modello indicato sono stati approvali anche i modelli collegati (730-1, 730-2 per il sostituto d’imposta; 730-2 per il CAF e per il professionista abilitato; 730-3, 730-4, 730-4 integrativo con le relative istruzioni) e, infine, il documento da utilizzare per la consegna dei modelli 730 a un soggetto incaricato della trasmissione telematica. I sostituti d’imposta, i centri di assistenza fiscale (CAF) e i professionisti abilitati dovranno trasmettere i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2025 e quelli indicati nella scheda relativa alla scelta dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef, nel rispetto delle specifiche tecniche che saranno approvate con provvedimento ad hoc.
L’estensione del perimetro, di fatto, era già stata avviata lo scorso anno con il modello 730/2024, relativo all’annualità 2023, giacché era già stato inserito il quadro “W”, destinato a contenere le informazioni riferibili agli investimenti all’estero e alle attività estere di natura finanziaria e la sezione “I” del quadro “L” relativa ai dati riferibili ai redditi prodotti a Campione d’Italia.
Le novità di quest’anno
Nel modello 730/2025, relativo al periodo d’imposta 2024, troviamo ulteriori novità (oltre a determinate conferme) e, in particolare, si segnala l’inserimento del quadro “M”, con il quale i contribuenti dovranno fornire le informazioni relative ai redditi assoggettati a tassazione separata e/o a imposta sostitutiva e con il quale possono esercitano l’opzione per l’imposta sostitutiva dei pensionati esteri.
Il medesimo quadro “M” potrà anche essere utilizzato per indicare i dati relativi alla rideterminazione del costo di acquisto dei terreni, effettuata ai sensi dell’art. 2 del dl 282/2002, ai premi delle assicurazioni sulla vita in caso di riscatto del contratto e ai redditi derivanti da procedura di pignoramento presso terzi.
Con il quadro “T”, invece, i contribuenti potranno indicare le eventuali plusvalenze realizzate in seguito alla cessione di attività finanziarie, cui si rende applicabile l’imposta sostitutiva del 20% o 26%, le plusvalenze realizzate per la cessione di partecipazioni qualificate e/o da cessioni di partecipazioni in paesi a fiscalità privilegiata, di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) immobiliari o di cripto-attività, nonché le minusvalenze non compensate nell’anno.
Tra le altre novità e conferme (pagine 10 e 11 delle istruzioni) si segnala la modifica relativa agli scaglioni di reddito e le aliquote Irpef con la riduzione da quattro a tre aliquote, la rimodulazione delle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente, il bonus tredicesima e il ridisegnato regime agevolato dei lavoratori impatriati che hanno trasferito la propria residenza fiscale in Italia a partire dal 2024.
Il Superbonus scende al 70%
Con riferimento, in particolare, ai bonus edilizi si deve prendere nota che per le spese sostenute nel 2024, rientranti nella detrazione maggiorata (superbonus), salvo eccezioni, si rende applicabile la percentuale del 70% e che per le spese sostenute a partire dall’1/01/2024 la detrazione è rateizzata in dieci rate di pari importo da chi presta l’assistenza fiscale; per quanto concerne, infine, la detrazione per interventi da sisma-bonus e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, le spese sostenute nel 2024, relative agli interventi con detrazione maggiorata, di cui all’art. 119-ter del dl 34/2020, la detrazione è rateizzata in dieci rate di pari importo.
Infine, si evidenzia che per le spese che fruiscono del superbonus, sostenute dall’1/01/2023 al 31/12/2023, è possibile optare per la ripartizione in dieci rate annuali di pari importo, con la presentazione di una dichiarazione integrativa di quella già presentata per il 2023, da presentare entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024; l’opzione è irrevocabile e la maggiore imposta eventualmente dovuta deve essere versata entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024, senza applicazione di sanzioni e interessi.
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