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Guida 730 precompilato

Dal 30 aprile il modello 730 potrà essere consultato nel cassetto fiscale. Modificabile dal 15 maggio: tra detrazioni, bonus e spese varie ecco tutte le voci da controllare attentamente. Per accedervi serve lo Spid, la Carta d’identità elettronica o Cie o la Carta nazionale dei servizi.


Dichiarazioni

Dal 30 aprile il modello 730, precompilato dall’Agenzia delle entrate, potrà essere consultato dai contributi che a partire dal 20 maggio potranno confermarlo, modificarlo e inviarlo.

La scadenza ultima per presentare la dichiarazione precompilata è il 30 settembre.

Quindi, i contribuenti hanno già avuto modo di iniziare a controllare i propri dati. Per accedervi serve lo Spid, la Carta d’identità elettronica o Cie o la Carta nazionale dei servizi.

L’Agenzia ha già inserito nella precompilata circa 1,3 miliardi di dati da banca, farmacie e datori di lavoro, ma è bene, prima di inviare la dichiarazione, controllare bene tutto per non cadere in errore e anche per poter godere di tutte le detrazioni o agevolazioni possibili.

Dopo aver inviato la dichiarazione è possibile però accorgersi di aver fatto un errore. Si può annullare il 730 inviato?

Se ci si accorge di aver compilato male il modello oppure di non aver presentato tutti gli elementi si può annullare la dichiarazione precedente e inviarne una nuova. Quest’operazione si potrà effettuare soltanto una volta. I dati inseriti in precedenza saranno cancellati e sarà di nuovo disponibile la dichiarazione precompilata nell'area riservata dell'Agenzia delle Entrate dopo 24/48 ore dall'annullamento.


Chi può presentare il 730/2025

Un elenco dei soggetti che possono utilizzare il modello 730/2025 è riportato all’interno delle apposite istruzioni per la compilazione, fornite dall’Agenzia delle Entrate:

  • pensionati o lavoratori dipendenti

  • persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente;

  • soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca

  • sacerdoti della Chiesa cattolica

  • giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive;

  • persone impegnate in lavori socialmente utili

  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno;

  • personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato

  • produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770), IRAP e IVA

  • persone che percepiscono alcune tipologie di redditi soggetti a tassazione separata e/o a imposta sostitutiva, nonché da rivalutazione del valore dei terreni

  • persone che percepiscono redditi derivanti da cessione di partecipazioni non qualificate, obbligazioni e altri strumenti che generano plusvalenze, nonché plusvalenze derivanti dalle cessioni di partecipazioni qualificate e dalla cessione di cripto-attività


Dichiarazione congiunta

Se entrambi i coniugi possiedono solo redditi indicati sopra e almeno uno dei due può utilizzare il modello 730, i coniugi possono presentare il modello 730 in forma congiunta. Nella dichiarazione congiunta va indicato come “dichiarante” il coniuge che ha come sostituto d’imposta il soggetto al quale viene presentata la dichiarazione, oppure quello scelto per effettuare i conguagli d’imposta negli altri casi.


Quali sono le scadenze?

  • Il modello 730 entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di imposta, direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro);

  • 25 ottobre: termine ultimo di invio del modello 730 integrativo;

  • 11 novembre (il 10 è festivo): termine invio modello 730 rettificativo;

  • Il modello Redditi PF entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di imposta, online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati.


Il modello 730/25 presenta alcune novità

Le principali novità contenute nel modello 730/2025 sono le seguenti:

Innanzitutto, va ricordato che anche per quest’anno si confermano le tre aliquote Irpef.

  • È possibile utilizzare il modello 730 anche per dichiarare alcune fattispecie reddituali per le quali in precedenza era necessario presentare il modello REDDITI PF, quali:

    • redditi soggetti a tassazione separata e imposta sostitutiva e da rivalutazione dei terreni (quadro M)

    • plusvalenze di natura finanziaria (quadro T)

  • I redditi assoggettati a tassazione separata vanno indicati nel quadro M anziché nel quadro D. In particolare, i rimborsi di oneri per i quali si è fruito della detrazione in anni precedenti vanno indicati nel rigo M3 (ad esempio, rimborsi di spese sanitarie portati in detrazione negli anni precedenti al 2024)

  • Nuovo regime agevolativo per redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e I.A.P.: per gli anni 2024 e 2025 questi i redditi non concorrono o concorrono parzialmente alla formazione del reddito complessivo

  • I redditi derivanti da contratti di locazione breve (sotto 30 giorni) sono soggetti ad imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca con aliquota al 26% o al 21% su un immobile a scelta se le unità sono più di tre

  • Codice Identificativo Nazionale (Cin): per i contratti di locazione per finalità turistiche e per i contratti di locazione breve, il locatore o il soggetto titolare della struttura deve indicare nella sezione III del quadro B il Cin

  • Nuova modalità di tassazione per redditi da lavoro frontaliero superiori a 10mila euro

  • Il lavoro sportivo dal 31 luglio 2024, non può generare reddito assimilato a quello di lavoro autonomo

  • Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, la detrazione per il comparto sicurezza e difesa spetta per un importo massimo di 610,50 euro ai lavoratori che nell’anno 2023 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.208 euro;

  • Bonus di 100 euro per lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro

  • I redditi prodotti dai rimpatriati concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% del loro ammontare (limitatamente al 40% del loro ammontare in presenza di un figlio minore o in caso di nascita di un figlio ovvero di adozione di un minore di età durante il periodo di fruizione del regime) al ricorrere di determinate condizioni

  • Bonus edilizi:

    • Per le spese sostenute nel 2024 rientranti nel Superbonus, salvo eccezioni, si applica la detrazione del 70%. Per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 la detrazione è rateizzata in 10 rate di pari importo

    • Per le spese sostenute nel 2024 relative ad interventi rientranti nel Sismabonus o finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche la detrazione è rateizzata in 10 rate di pari importo

    • Detrazione bonus mobili: per l’anno 2024, il limite di spesa massimo su cui calcolare la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici è pari a 5.000 euro

  • Ai frontalieri (residenti in comuni italiani a 20 km dal confine svizzero) in possesso di specifici requisiti, di optare per l’applicazione, sui redditi da lavoro dipendente percepiti in Svizzera, di una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali, pari al 25% delle imposte applicate in Svizzera sugli stessi redditi.


Dove vedere il 730 precompilato

La visualizzazione dei dati precompilati è possibile selezionando la voce “Visualizza dati”. Il risultato è l’elenco delle voci della dichiarazione dei redditi dove figurano i dati derivanti dalle banche dati dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio: redditi da lavoro dipendente o assimilati derivanti dalla CU; familiari a carico; redditi derivanti da terreni e/o fabbricati ubicati).

Particolarmente importante è il controllo degli oneri deducibili e detraibili. Questi sono suddivisi per le singole voci di spesa, così da avere subito visibile l’importo che sarà riportato nella dichiarazione. Questa attività consente al contribuente di verificare che i dati della precompilata siano corretti e completi.

Una volta controllati i dati è possibile scegliere due opzioni: invio di un modello senza (“Accetta 730”) o con modifiche (“Modifica 730”).


Detrazioni spese mediche

Farmacie, medici e strutture sanitarie hanno già trasmesso circa un miliardo di documenti fiscali alle Entrate, nella propria precompilata sul sito dell’Agenzia alla voce «Vedi dettaglio» si possono controllare tutti gli scontrini e i ticket del 2024. Se ci fossero degli errori, alcune spese mediche non fossero state conteggiate correttamente o fossero del tutto assenti, bisogna modificare manualmente l’ammontare. In questo caso, però, il Fisco potrebbe fare dei controlli sulla documentazione relativa alle correzioni.

Le spese mediche danno diritto alla detrazione d’imposta del 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Il contribuente dovrà quindi sommare tutte le spese sostenute e sottrarre 129,11 euro: la detrazione spettante sarà pari al 19% dell’importo ottenuto.


Le certificazioni uniche

I datori di lavoro hanno provveduto a mandare entro il 17 marzo la certificazione unica dei dipendenti. È bene quindi controllare, soprattutto per i dipendenti con più rapporti di lavoro e quelli che hanno svolto collaborazioni durante l’anno. Anche in questo caso se non si apportano modifiche alla precompilata non ci saranno controlli da parte del fisco.


Affitti brevi 

Tra le novità accolte quest’anno le misure sulla tassazione delle locazioni brevi, assoggettate alla cedolare secca al 26%, aliquota che scende al 21% per un immobile scelto dal contribuente. L’individuazione dell’unità immobiliare con l’aliquota più bassa deve avvenire nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta interessato. Se il reddito da locazione si riferisce a una sola unità sarà tassato al 21%.


Lavoratori impatriati

Aggiornate anche le regole relative al regime agevolato per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia e quelle sulla rideterminazione della detrazione spettante al personale del comparto sicurezza e difesa.


Mutui e interessi passivi sulla prima casa

Tra gli oneri accessori detraibili ci sono ad esempio:

  • la commissione spettante agli istituti di credito per la loro attività di intermediazione;

  • le spese notarili che comprendono sia l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo sia le spese sostenute dal notaio per conto del cliente quali, ad esempio, l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca

  • interessi passivi per l’acquisto dell’abitazione principale

Mentre sono escluse dalla detrazione le spese:

  • di assicurazione dell’immobile in quanto non hanno il carattere di necessarietà rispetto al contratto di mutuo,

  • inerenti l’onorario del notaio per la stipula del contratto di compravendita;

  • per imposte di registro, l’IVA e le imposte ipotecarie e catastali, connesse al trasferimento dell’immobile;

  • per l’incasso delle rate di mutuo.

L’errata indicazione nella colonna ad hoc di riferimento degli interessi passivi manda in tilt il corretto calcolo dell’ammontare del trattamento integrativo. Gli interessi passivi sostenuti per l’acquisto dell’abitazione principale infatti prevedono una differenziata indicazione, in colonna 1 o colonna 2 del rigo E7, se riferiti a mutui stipulati ante o post 31 dicembre 2021, per determinare il corretto ammontare del trattamento integrativo che si quantifica tenendo conto solo di quelli per mutui contratti fino al 2021 compreso. Chi sbaglia l’indicazione in colonna induce una errata quantificazione dell’ammontare del bonus e avrà la praticamente certa rettifica della dichiarazione da parte dell’agenzia delle entrate. Quindi per avere diritto alla detrazione, dunque, bisogna integrare la documentazione.


Bonus tredicesima

Il bonus spetta ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro, a condizione che ci sia un coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico oppure almeno un figlio a carico in presenza di un solo genitore.

Il contribuente che, pur essendo in possesso dei requisiti previsti dalla legge, non abbia richiesto il Bonus al proprio datore di lavoro, può beneficiare del Bonus nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello REDDITI PF). Il Bonus può essere fruito nella dichiarazione anche da parte dei lavoratori dipendenti che non hanno un sostituto d’imposta (ad esempio dai collaboratori familiari).


Figli a carico

La legge di bilancio 2025 ha introdotto alcune novità in materia di detrazione per familiari carico: è previsto che la detrazione per carichi di famiglia spettante con riferimento ai figli a carico è riconosciuta nella misura di 950 euro per ciascun figlio di età pari o superiore a 21 anni, ma inferiore a 30 anni nonché per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità. Tuttavia, nonostante la perdita della predetta detrazione ordinaria, resta la possibilità di detrarre, le spese pagate a favore del figlio nell’anno d’imposta 2025, purché il reddito annuo del medesimo non superi i 2.840,51 euro.


Detrazione per canone studenti

Per poter fruire della detrazione dell’affitto del figlio studente fuori sede è necessario che l’Università sia in un comune distante da quello di residenza almeno 100 km e che il comune di residenza dello studente sia in una provincia diversa da quella dell’Università. Al fine di verificare il rispetto del primo requisito è possibile fare riferimento alla distanza chilometrica più breve tra i due comuni, calcolata in riferimento ad una qualsiasi delle vie di comunicazione esistenti, ad esempio treno o auto. Il diritto alla detrazione sussiste se almeno uno dei collegamenti è pari e superiore ai 100 km.


Altre spese

Nella precompilata di trovano anche ad esempio i premi assicurativi e le tasse universitarie. Da poco si trovano nella precompilata anche le spese scolastiche, relative ad assicurazioni, uscite didattiche e mensa. Se il servizio è gestito da una società esterna alla scuola, il dato non è caricato e, dunque, bisogna aggiungerlo manualmente. Inoltre, non sempre i dati comunicati dalle scuole scendono nel dettaglio delle spese e, dunque, potrebbero essere reperibili solo nel foglio informativo in coda alla precompilata. Mentre nel caso il dato sia mancante, come nel caso delle spese sportive dei ragazzi, bisogna integrare e recuperare la documentazione che giustifichi in caso di controllo.


Il 730 in modalità semplificata

Una volta entrati nell’area riservata l’Agenzia propone la modalità di compilazione “semplificata”. In questo modo i dati sono divisi in sei macro aree:

  • famiglia,

  • casa e altre proprietà,

  • lavoro,

  • spese sostenute per te e per la tua famiglia,

  • altri redditi e altre informazioni, ognuna delle quali composta da una o più sottocategorie

Restano in fase di primo accesso gli alert del fisco ovvero le comunicazioni per segnalare eventuali crediti residui dall’anno precedente, eventuali adeguamenti dell’importo dei canoni di locazione, i casi particolari Imu per l’assoggettamento ad imposte degli immobili abitativi posseduti nel comune dove si ha l’abitazione principale e tutto il pacchetto di quelli ad hoc per le partite Iva a forfait.





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