Vino e ristorazione, Scudieri: i soldi li metto su Pantelleria e Sinalunga
- Walter Pittini
- 13 mag
- Tempo di lettura: 2 min

La famiglia Scudieri programma 12 milioni di investimenti per il borgo della Tenuta La Fratta di Sinalunga, nel cuore della Valdichiana, e la cantina pantesca Abraxas. Attività sinergiche con Obicà, catena presente in Italia con 10 ristoranti e altri 10 all’estero in franchising, dal Giappone agli Stati Uniti. Obicà ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati di circa 40 mln di euro e un Ebitda positivo «al momento non divulgabile prima dell’approvazione», spiega il ceo Davide Di Lorenzo. Tuttavia nel piano industriale si stima un Ebitda intorno ai 2 mln. Il risultato di bilancio invece è ancora in rosso, «ma confidiamo di riportarlo in positivo dal 2025». Il maxi investimento di 12 milioni entro il 2026 «è suddiviso in 8 mln per La Fratta e 4 per Abraxas», sottolinea Achille Scudieri, membro del cda e comproprietario. «Doteremo la tenuta toscana di nuovi macchinari e dispositivi per la cura dei 400 capi di bestiame mentre per Pantelleria svilupperemo una produzione già molto ben avviata. Inoltre è previsto l’espansione del business dell’ospitalità: 300 posti letto per La Fratta e 8 dammusi da ristrutturare per Abraxas». La cantina ha 40 ettari, 15 in produzione. Le bottiglie prodotte sono 55mila ma in potenza arrivano a 200mila.
Focus sulla ristorazione
Obicà ha inaugurato a Natale il punto vendita francese di Giverny, nell’outlet McArthurGlen, e ha riaperto a Serravalle dopo un periodo di ristrutturazione. La filosofia di Obicà mozzarella bar è di offrire le eccellenze italiane a un prezzo accessibile. Obicà fa capo alla società Mercato, controllata dalla famiglia Scudieri, imprenditori dell’automotive con il gruppo Adler e un fatturato intorno ai 2 mld di euro. La famiglia napoletana ha rilevato Obicà nel 2021 dal fondo britannico Neo investment partners. Obicà consolida i ristoranti italiani più quelli di Londra e New York (in perdita).
Movimenti nella Grande Mela
L’anno scorso nella grande mela è stato chiuso il ristorante di Flatiron, ma rimane operativo quello di Madison. «In questi anni non facili», sottolinea Scudieri, «abbiamo rimodulato l’offerta alle situazioni e abbiamo selezionato manager capaci. Ora Obicà offre una ristorazione asciutta, senza fronzoli. A Londra ci siamo adeguati al dopo Brexit e a New York abbiamo preso atto dello svuotamento di Manhattan, anche in seguito allo smart working».
I conti, i debiti, gli utili
Nel 2023 i ricavi consolidati di Obicà sono stati di 38,2 mln, l’Ebit di -0,2 mln e una perdita di 1,2 mln. I ricavi in Italia hanno lambito 29,5 mln, in Uk oltre 5 mln e negli Usa 3,2 mln. Da 4 esercizi consecutivi la società non imputa gli ammortamenti a conto economico, per un totale di 4,5 mln. Il debito netto sfiora i 10 mln (più 3,5 mln verso i soci) a fronte di un patrimonio di 1,5 mln. Nel maggio 2026 Obicà dovrà inoltre rimborsare un bond da 1,6 mln sottoscritto da Tenax Capital che lo scorso luglio ha rinunciato al rimborso anticipato del prestito dopo lo sforamento dei ratio finanziari. La continuità aziendale di Obicà sarebbe dunque dubbia, ma il 14 giugno l’azionista Almas ne ha garantito, con una lettera di impegno, la sostenibilità patrimoniale e finanziaria. Il piano industriale 2024/27 prevede Ebitda positivo dal 2025 e risultati crescenti.
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