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Parchi divertimento

In Italia il settore è in forte espansione e le strutture diventano vere e proprie attrazioni turistiche: per la stagione 2025 sono previsti 220 milioni di investimenti.

di Walter Pittini 18/04/2025


I parchi divertimento si preparano a inaugurare la stagione 2025 e diventano delle vere e proprie attrazioni turistiche per il pubblico, grazie a un’offerta sempre più diversificata che include nuove attrazioni e spettacoli dal vivo, ma anche aree a tema immersive e strutture alberghiere in costante ampliamento.




Verso i 500 milioni di investimenti entro il 2027

Nonostante il quadro economico complesso, il settore italiano si conferma in forte espansione: per quest’anno, infatti, sono previsti investimenti record per 220 milioni di euro, con oltre 40 milioni che saranno destinati all’efficientamento energetico con l’obiettivo di potenziare gli impianti fotovoltaici e ottimizzare il consumo di risorse idriche.

Il budget, in aumento del 47% rispetto al 2024, proietta così il comparto verso il traguardo dei 500 milioni di euro investiti entro il 2027, allineando sempre di più i player italiani alla traiettoria di alcuni mercati più sviluppati come Stati Uniti, Giappone e Francia.


Offerta migliorata anche per parchi acquatici e faunistici

«Il comparto sta vivendo una fase di grande slancio, con investimenti che superano le previsioni e un forte impegno nella diversificazione dell’offerta e nella sostenibilità», ha spiegato Luciano Pareschi, presidente dell’Associazione parchi permanenti italiani. «Se da un lato i grandi operatori continuano a trainare il mercato, diventando delle vere e proprie destinazioni turistiche, dall’altro osserviamo una significativa propensione al rinnovamento anche tra le realtà più piccole, che rafforzano la loro competitività attraverso nuove attrazioni e interventi strutturali, confermandosi attori sempre più influenti nei relativi territori di appartenenza, anche in chiave di attrattività turistica».

E se, da un lato, le strutture acquatiche fanno sempre più leva sul connubio tra divertimento e relax con l’introduzione di nuove aree benessere, dall’altro bisogna considerare anche la spinta dei parchi faunistici, che stanno introducendo alcuni format più didattici a supporto dei progetti di conservazione della biodiversità e della tutela delle specie a rischio.


Un 2025 di anniversari importanti 

C’è da dire, poi, che il 2025 segna un anno di grandi anniversari, dai 50 anni di Gardaland, che ha ricevuto 10 milioni di euro da parte di Merlin Entertainments (il gruppo internazionale di cui fa parte) per la costruzione della water dark ride sotterranea Animal Treasure Island, fino al decimo compleanno di Cinecittà World, che ora cerca di posizionarsi anche come set ideale per spot, fiction e programmi televisivi. Sulla stessa linea si inserisce anche Leolandia, che pochi mesi fa ha emesso il suo primo bond da 12,5 milioni di euro per la costruzione di un’area tematica di 20 mila metri quadrati e l’aggiunta di 10 nuove attrazioni, dedicate soprattutto alla fascia 6-12 anni.


I competitor internazionali

Insomma, la strategia italiana si ispira ai grandi modelli internazionali: solo alcune settimane fa, infatti, Comcast ha annunciato l’apertura del primo parco a tema Universal in Europa, a circa 80 chilometri dalla città di Londra, per il quale ha messo sul tavolo un budget multimiliardario. Il progetto, che aprirà al pubblico nel 2031, diventerà infatti la più grande attrazione turistica del Regno Unito, attirando 8,5 milioni di visitatori stimati all’anno e generando una spinta per l’economia britannica di circa 50 miliardi di sterline (oltre 58 miliardi di euro).

Ma il proprietario di Sky non è di certo l’unico attore globale coinvolto: anche il colosso dell’intrattenimento Walt Disney ha scelto di accelerare sui parchi divertimento, stanziando un totale di 60 miliardi di dollari per i prossimi dieci anni, di cui 17 miliardi di dollari solo in Florida, dove Disney World Orlando include ben sei strutture autonome.


Oltre 20 milioni di presenze registrate nel 2023

Tornando all’Italia, secondo gli ultimi dati Siae relativi all’anno 2023, il comparto ha registrato un fatturato totale di 350 milioni di euro, con oltre 20 milioni di presenze e un indotto complessivo di oltre 2 miliardi di euro, confermandosi un importante motore di sviluppo economico e occupazionale.





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