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Apertura Partita Iva Regime Forfettario a Bari

REGIME FORFETTARIO 2025

Regime Forfettario 2025: cosa prevede?
Cosa prevede il nuovo regime forfettario per l'anno 2025?

Quali sono i cambiamenti apportati dalla legge di bilancio per le partite iva che aderiscono al nuovo regime forfettario? Ecco una guida per le nuove partite iva 2025

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Cos'è il Regime Forfettario?
Il nuovo regime forfettario, è il regime fiscale agevolato destinato alle partite iva di ridotte dimensioni. Tale regime forfettario, introdotto dal 1° gennaio 2015, prevede rilevanti semplificazioni sia ai fini IVA sia ai fini contabili, consentendo inoltre la determinazione forfetaria del reddito su cui verrà pagata un’unica imposta sostitutiva del 5% per i primi cinque anni di attività, per poi passare dal sesto anno in poi al 15%.

Quali sono i requisiti e limiti del Regime Forfettario nel 2025?
L'accesso al regime forfetario 2025 è consentito sia ai soggetti già in attività sia ai soggetti che iniziano un’attività di impresa, arte o professione, a patto che nell’anno precedente:

  • hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 85.000 euro

  • hanno avuto spese relative a lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l’esecuzione di specifici progetti. complessivamente, non superiori a 20.000 euro lordi


Quali sono le cause di esclusione del nuovo Regime Forfettario?
Le partita IVA che non possono adottare il Regime Forfettario 2025 con la tassazione agevolata sono:

  • le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfetari di determinazione del reddito;

  • i non residenti, a eccezione di coloro che risiedono in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono in Italia almeno il 75 per cento del reddito complessivamente realizzato;

  • i soggetti che effettuano, in via esclusiva o prevalente, operazioni di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;

  • gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte individualmente;

  • le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili a tali datori di lavoro, fatta eccezione per chi inizia una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;

  • coloro che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 30.000 euro, tranne nel caso in cui il rapporto di lavoro dipendente nell’anno precedente sia cessato (sempre che in quello stesso anno non sia stato percepito un reddito di pensione o un reddito di lavoro dipendente derivante da un altro rapporto di lavoro).

Regime Forfettario 2025 e superamento 85.000 euro di ricavi ma entro i 100.000 euro: cosa prevede la normativa?
La norma prevede che qualora  il contribuente superi la nuova soglia degli 85 mila euro, restando però al di sotto dei 100 mila, uscirà dal regime forfettario a partire dall’anno successivo come già previsto dalla legislazione vigente.

Regime Forfettario 2025 e superamento 100.000 euro: cosa succede?
Le novità del regime forfettario 2025 prevedono che per il periodo d’imposta in cui i ricavi o i compensi superano il limite di 100.000 euro, il reddito è determinato con le modalità ordinarie. In questo caso, la normativa prevede che  sia dovuta l’imposta sul valore aggiunto (iva) a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite. Quindi tutte le operazioni dai 100.000 euro in sù prevedono l'applicazione dell'iva.


Regime Forfettario 2025 Tassazione
Chiunque possiede una partita iva nel Regime Forfettario determina il reddito imponibile in modo forfettario applicando un’unica imposta sostitutiva, nella misura del 15% oppure del 5% per i primi cinque anni di attività, fino a un massimo di 85.000 euro di ricavi o compensi.

Contributi Gestione Separata
La partita iva nel regime forfettario che svolgerà la propria attività configurandosi come freelance Professionista, senza l'ausilio di dipendenti, allora bisognerà iscriversi alla Gestione Separata e versare i contributi del 26,23%.


Contributi Artigiani e Commercianti
Commercianti e Artigiani con partita iva forfettaria dovranno iscriversi alla camera di commercio della propria provincia, all'Inail e all’INPS per il versamento dei contributi.

I contributi che artigiani e commercianti dovranno versare all'inps si dividono in:

  • CONTRIBUTI ANNUALI MINIMI, cosiddetti fissi, da versare a prescindere dal volume d’affari generato durante l'anno

  • CONTRIBUTI VARIABILI calcolati sulla parte che eccede il reddito minimale (che è di circa 15.000) coperta già dai contributi minimi.

Artigiani e Commercianti aderenti al Regime Forfettario nel 2025 hanno facoltà di richiedere la riduzione del 35% dei contributi minimi e variabili.
In questo caso, la somma da versare sarà pari è circa 2.500 euro. Il versamento dei contributi previdenziali fissi avviene in 4 rate annuali di pari importo, il giorno 16 dei mesi di maggio, agosto, novembre e febbraio dell’anno successivo.

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